sabato 27 aprile 2013

COME UNA TELA

Mia cara Australia!
Torno a scriverti qui, perche' e' uno dei pochi mezzi che abbiamo per continuare a condividere le nostre vite!
Siamo lontani dalla "civilta'", la connessione ad internet e' lenta ed il segnale lo si trova solamente vicino all'ufficio della farm, mentre Telstra raggiunge al massimo due tacche, non di piu' e non ovunque.
Il viaggio e' stato lungo e stancante, ma bello.
Ricco di paesaggi.
La vista si perdeva ai confini delle praterie, come quando si guarda il mare, ma mai stanca di vedere sempre piu' in la', fin dove il mondo sembra avere fine!
La vita quaggiu' sembra essersi fermata, lasciando posto a quel passato che siamo abituati a vedere nei film o a leggere sulle pagine della storia.
Ci dev'essere qualcuno dietro al cielo... Qualcuno che deve averlo scambiato per una tela, divertendosi a dipingerlo con colori e sfumature che nessun aggettivo potrebbe mai descriverlo!
Le nuvole corrono veloci per poi scomparire all'orizzonte, mentre il buio della notte, rubando il posto alla luce di quel giorno ormai finito, porta con se miliardi di stelle ed una luna che regala ombre su un paessaggio ormai addormentato.
Le strade appaiono infinite, disegnate con il grigio dell'asfalto sulla terra rossa e sabbiosa del deserto, mentre gli alberi donano una fantasia a "pois", su distese che sembrano essere state bruciate dal sole!






lunedì 22 aprile 2013

IMPRESSIONI NEO ZELANDESI

Quando sono partita per la New Zealand mi e' sembrato di lasciare dinuovo casa mia, anche se solo per cinque giorni.
Mi e' venuto quasi da piangere, guardando Sydney allontanarsi per poi scomparire dietro le nuvole!
Quando rividi le luci della citta', erano quelle di Auckland, che sorgevano nel buio piu' totale dell'oceano!
Non c'era nessuno ad aspettarmi all'aereoporto e cosi', mi sono sentita un po' sola, chiedendomi perche' avessi prenotato un volo di ritorno dopo cinque, lunghissimi giorni!
Ritornare a vivere in ostello non e' stato per niente facile.
In cinque giorni ho cambiato tre stanze. Per le prime due mi e' andata bene, ma nell'ultima sembrava fosse scoppiata una bomba atomica!
Ad Auckland ho alloggiato in un ostello troppo grande, quindi troppo dispersivo!
A Paihia ho passato due notti sempre nella stessa catena di ostelli, ma l'ho trovato molto grazioso ed accogliente, essendo anche molto piu' piccolo.
In quest'ultimo ho condiviso la stanza con quattro ragazze e tre ragazzi, tutti proveniente dall'Inghilterra.
Non ho incontrato un italiano, ne ad Auckland ne a Paihia.
Inglesi, americani, tedeschi, francesi, spagnoli, austriaci, ma non italiani.
Questo mi ha dato l'opportunita' di allenare l'inglese, anche se, devo ammettere che talvolta qualche esclamazione nella mia lingua madre mi avrebbe proprio fatto piacere!! :)
Mi e' mancato Carl!
Sul volo verso Auckland, il posto accanto al mio era vuoto!
Avrei voluto che ci fosse stato lui, per dirgli: "guarda com'e' magica Sydney con tutte quelle luci", stringendogli la mano, mentre l'aereo cavalcava il buio della notte!

martedì 16 aprile 2013

AUCKLAND - PAIHIA - CAPE REINGA IN 5 DAYS

Il mio breve viaggio in New Zealand inizia con un ritardo del volo di circa otto ore e prosegue con un'incessante pioggia che non mi lascera' tregua per cinque, interi giorni!
La partenza era prevista per le 11.40 di venerdi' 12 aprile.
Avevo comprato un volo per il mattino proprio per non arrivare col buio.
Finisce che, atterro ad Auckland a mezzanotte passata.
Dopo aver chiesto qualche informazione, mi dirigo verso la fermata dello skybus che mi avrebbe scaricata in city un'oretta piu' tardi.
Trovare l'ostello non e' stato difficile.. La fermata del bus gli era proprio davanti.
Scendo nella via principale, Queen Street, animata, a quell'ora, da tanti ragazzi ubriachi.
Riesco finalmente a mettermi a letto, verso le 2.30 di quello che ormai era, sabato mattina.
Un viaggio che sarebbe dovuto durare non piu' di tre ore, mi aveva rubato l'intero venerdi'.
Mi sveglio dieci ore piu' tardi, ancora stanca e con lo stomaco sotto sopra.
Dopo una doccia calda ed un pacchetto di Oreo le forze sembrano tornare.
Decido di consultare l'agenzia di viaggio dell'ostello, per riuscire ad organizzare un piccolo tour nei pochi giorni rimasti!


La mattina successiva, alle ore 7, mi trovo su un bus con destinazione PAIHIA... Si viaggia verso nord.




Circa cinque ore piu' tardi arriviamo a destinazione.
Mi fermero' a Paihia un intero giorno, curiosandola qua e la.
La pioggia era incessante ed il vento non risparmiava nessuno!

















Lunedi' mattina ero dinuovo in marcia, altro bus, nuova meta.
Ancora piu' a nord verso CAPE REINGA, la punta piu' alta dell'isola del nord, dove si trova la light-house, considerato un luogo sacro da maori... Luogo in cui le anime dei morti lasciano la terra per entrare nell'aldila'!
Ci sono volute quasi quattro ore per raggiungerlo!
La passeggiata che portava dal parcheggio al faro era corta, ma vi assicuro che con la pioggia sembrava lunga chilometri.
L'autista del bus, vedendomi scendere solo con la felpa m'impresto' la sua giacca a vento, che si rivelo' piu' utile di quanto pensassi.
Una volta raggiunto il faro (e vi assicuro che non e' stato per niente facile col vento che tirava), si poteva notare come l'acqua cambiava colore, proprio dove l'oceano incontra il mare della tazmania! Putroppo la nebbiolina ofuscava un po' la vista, ma lo spettacolo e' stato comunque bello!






Tornati a bordo del bus, abbiamo fatto rotta verso quello che, non mi sarei mai aspettata!! (o probabilmente l'avevo letto sul deplian, e semplicemente non lo ricordavo).
Dopo un'oretta di viaggio, la natura selvaggia e le verdi colline passarono il testimone a quello che apparentemente sembrava un deserto!!
Ci ritroviamo, cosi', circondati da colline di sabbia.
L'autista ci spiego' che su quelle colline viene praticato uno sport, se cosi' lo si vuole chiamare!
Si utilizza una piccola tavola da surf e proprio come sulla neve, ci si lascia scivolare a testa in giu'.
La pioggia cadeva incessante, ma alcuni di noi hanno voluto comunque provare.
Ovviamente io, non mi sono lasciata scappare l'occasione!
Non avendo portato il costume (per via del mal tempo), decisi di andarci vestita, togliendomi solo le scarpe e la felpa.
La fatica piu' grande e' stata quella di scalare la collina.
Il vento era fortissimo e con la piccola tavola cercavo di farmi scudo!
Una volta arrivata in cima, guardo il ragazzo tedesco che era al mio fianco e gli dico: “you first”... Io me la stavo facendo sotto dalla paura!! :)
La cosa non era di per se' difficile, bisognava solo cercare di rimanere sulla tavola fino alla fine, senza rischiare di cappottarsi a meta' discesa!
E secondo voi alla sottoscritta che cosa potrebbe essere capitato?!
Si, la tavola arrivo' in fondo prima di me!!!
Mi ero ribaltata a quasi fine discesa, iniziando a rotolare e trasformandomi cosi', in una palla di sabbia!
Vi assicuro, pero', che e' stato molto divertente!!


Bollata qua e la, ritorno sul pullman, cercando di ripulirmi come meglio potevo!
Ero bagnata fradicia, ricoperta di sabbia e senza nessun cambio di vestiti!
L'autista mi ha imprestato il suo telo mare, che teneva di scorta in caso di necessita'.
In quel momento io ero quella “necessita'”.
Recuperato tutte le tavole e tutti i ragazzi, che come me, avevano provato il “brivido” dell'azione, ci siamo rimessi in viaggio, raggiungendo una spiaggia, che distava solo pochi minuti dal li'
Davanti agli occhi ci si presenta un altro, meraviglioso, spettacolo!
Una spiaggia immensa, ed un oceano a dir poco fantastico!

















Abbiamo fatto circa un'ora di strada, a bordo riva, cavalcando tutte le onde che riuscivano a raggiungerci!
Era bellissimo!
Putroppo non e' stato possibile fare il bagno, il tempo non lo permetteva!
Siamo rientrati a PAIHIA verso le sei, quando il giorno stava lasciando posto al buio della sera!
Sarei ripartita verso Auckland il pomeriggio seguente (oggi).
Una volta arrivata in ostello sono riuscita a cambiare la prenotazione, anziche' partire oggi alle 16:30, sono partita questa mattina alle 8.
Il tempo peggiorava e fermarmi a Paihia un altro giorno non aveva senso!
Ho pensato di rientrare ad Auckland e visitare ancora qualcosa di questa piccola citta'.
Purtruppo il tempo non mi e' stato amico.
Sono rientrata a mezzogiorno ed un'ora piu' tardi la pioggia si e' fatta rivedere!
Auckland sono riuscita a visitarla il primo giorno, sabato scorso, ma solo per un pomeriggio.
Sono andata sulla Sky Tower, la piu' alta dell'emisfero sud con I suoi 328 metri d'altezza.
Da lassu' ho potuto ammirare tutta la citta', semplicemente camminando in circolo.






Ho proseguito poi la mia visita verso il porto!
Veramente molto carino e cozy!
Molte piccole cose mi hanno colpito e ve le racconto in queste poche fotografie scattate.







venerdì 12 aprile 2013

NEW ZEALAND.... I AM COMINGGGGG

TERMINAL ONE - INTERNATIONAL AIRPORT OF SYDNEY
Cosa ci faccio qui?!
Chiedetelo alla mia medicare, scaduta lo scorso 25 marzo.
Ha una durata di sei mesi da quando si entra in Australia, dopo di che, se la si vuole rinnovare per altri 6 mesi, bisogna uscire dal paese e rientrare!
Questa e' il motivo per il quale ora mi trovo seduta su questo seggiolino ad osservare gli aerei che partono.
Il mio avra' destinazione Auckland, New Zealand.
Arrivare qui e' parsa una corsa ad ostacoli.
Procedendo attraverso il tunnel che porta alla stazione centrale di Sydney, sono stata travolta da una marea di gente che procedeva in senso opposto al mio.
Sembrava di procedere in contro-mano ed ovviamente io era quella col torto!
Oppure, altra motivazione che potrebbe essere valida, forse ero l'unica che camminava sulla destta, invece della sinistra!
Dopo dieci minuti by train, eccomi in aereoporto.
Il tabellone mi diceva che, la lettera che corrispondeva al Check-in della Jet star (la compagnia aerea con cui volo), era la J.
Dopo aver fatto il Check-in, aver ottenuto la Boarding Pass, e passato il controllo passaporto, eccomi al controllo bagagli, che va liscio come l'olio... Ma...
Si, perche' un "ma" c'e' sempre e comunque.
L'agente mi ferma e mi da un foglio.
Mi chiede "preferisci leggerlo o vuoi che ti spieghi a voce?".
Ho pensato "alleniamo l'ascolto", quindi gli ho risposto "me lo spieghi a voce".
In poche parole era un controllo per oggetti esplosivi.
La mia risposta e' stata: "COOL". (A me queste cose divertono)
Ovviamente sapevo di non avere oggetti esplosivi con me, quelli li ho lasciati a casa!
Coinquilini, FATE ATTENZIONE! :)
Lui mi controlla i bagagli, poi chiama la sua collega, che dopo avermi palpata qua e la, dice che sono "pulita"... Eh si, la doccia me l'era fatta prima di partire! :)


martedì 2 aprile 2013

BUNK BED or CASTLE BED?!

Ho imparato che, tradurre quello che noi chiamiamo letto a castello in castle bed, non e' del tutto corretto.
La risposta corretta e' bunk bed, che... tradotto letteralmente "bunk" significa cuccetta e "bed" letto.
E se chiedete un COCK al posto di una COKE non stupitevi se il vostro boss scoppiera' a ridervi in faccia.
E si... Tutta questione di pronuncia.
Quindi, miei cari amici.. Fate bene attenzione a far sentire la U quando pronunciate la parola COKE, altrimenti invece della Coca-Cola vi daranno un bel...........!!!