Il mio breve viaggio in New Zealand inizia con un ritardo del volo di circa otto ore e prosegue con un'incessante pioggia che non mi lascera' tregua per cinque, interi giorni!
La partenza era prevista per le 11.40 di venerdi' 12 aprile.
Avevo comprato un volo per il mattino proprio per non arrivare col buio.
Finisce che, atterro ad Auckland a mezzanotte passata.
Dopo aver chiesto qualche informazione, mi dirigo verso la fermata dello skybus che mi avrebbe scaricata in city un'oretta piu' tardi.
Trovare l'ostello non e' stato difficile.. La fermata del bus gli era proprio davanti.
Scendo nella via principale, Queen Street, animata, a quell'ora, da tanti ragazzi ubriachi.
Riesco finalmente a mettermi a letto, verso le 2.30 di quello che ormai era, sabato mattina.
Un viaggio che sarebbe dovuto durare non piu' di tre ore, mi aveva rubato l'intero venerdi'.
Mi sveglio dieci ore piu' tardi, ancora stanca e con lo stomaco sotto sopra.
Dopo una doccia calda ed un pacchetto di Oreo le forze sembrano tornare.
Decido di consultare l'agenzia di viaggio dell'ostello, per riuscire ad organizzare un piccolo tour nei pochi giorni rimasti!
La
mattina successiva, alle ore 7, mi trovo su un bus con destinazione
PAIHIA... Si viaggia verso nord.
Circa
cinque ore piu' tardi arriviamo a destinazione.
Mi
fermero' a Paihia un intero giorno, curiosandola qua e la.
La
pioggia era incessante ed il vento non risparmiava nessuno!
Lunedi'
mattina ero dinuovo in marcia, altro bus, nuova meta.
Ancora
piu' a nord verso CAPE REINGA, la punta piu' alta dell'isola del
nord, dove si trova la light-house, considerato un luogo sacro da maori... Luogo in cui le anime dei morti lasciano la terra per entrare nell'aldila'!
Ci sono volute quasi quattro ore per raggiungerlo!
La
passeggiata che portava dal parcheggio al faro era corta, ma vi assicuro che con la
pioggia sembrava lunga chilometri.
L'autista
del bus, vedendomi scendere solo con la felpa m'impresto' la sua
giacca a vento, che si rivelo' piu' utile di quanto pensassi.
Una
volta raggiunto il faro (e vi assicuro che non e' stato per niente
facile col vento che tirava), si poteva notare come l'acqua cambiava
colore, proprio dove l'oceano incontra il mare della tazmania!
Putroppo la nebbiolina ofuscava un po' la vista, ma lo spettacolo e'
stato comunque bello!
Tornati
a bordo del bus, abbiamo fatto rotta verso quello che, non mi sarei
mai aspettata!! (o probabilmente l'avevo letto sul deplian, e
semplicemente non lo ricordavo).
Dopo
un'oretta di viaggio, la natura selvaggia e le verdi colline
passarono il testimone a quello che apparentemente sembrava un
deserto!!
Ci
ritroviamo, cosi', circondati da colline di sabbia.
L'autista
ci spiego' che su quelle colline viene praticato uno sport, se cosi'
lo si vuole chiamare!
Si
utilizza una piccola tavola da surf e proprio come sulla neve, ci si
lascia scivolare a testa in giu'.
La
pioggia cadeva incessante, ma alcuni di noi hanno voluto comunque
provare.
Ovviamente
io, non mi sono lasciata scappare l'occasione!
Non
avendo portato il costume (per via del mal tempo), decisi di andarci
vestita, togliendomi solo le scarpe e la felpa.
La
fatica piu' grande e' stata quella di scalare la collina.
Il
vento era fortissimo e con la piccola tavola cercavo di farmi scudo!
Una
volta arrivata in cima, guardo il ragazzo tedesco che era al mio
fianco e gli dico: “you first”... Io me la stavo facendo sotto
dalla paura!! :)
La
cosa non era di per se' difficile, bisognava solo cercare di rimanere
sulla tavola fino alla fine, senza rischiare di cappottarsi a meta'
discesa!
E
secondo voi alla sottoscritta che cosa potrebbe essere capitato?!
Si,
la tavola arrivo' in fondo prima di me!!!
Mi
ero ribaltata a quasi fine discesa, iniziando a rotolare e
trasformandomi cosi', in una palla di sabbia!
Vi
assicuro, pero', che e' stato molto divertente!!
Bollata
qua e la, ritorno sul pullman, cercando di ripulirmi come meglio
potevo!
Ero
bagnata fradicia, ricoperta di sabbia e senza nessun cambio di
vestiti!
L'autista mi ha imprestato il suo telo mare, che teneva di scorta in
caso di necessita'.
In
quel momento io ero quella “necessita'”.
Recuperato
tutte le tavole e tutti i ragazzi, che come me, avevano provato il
“brivido” dell'azione, ci siamo rimessi in viaggio, raggiungendo
una spiaggia, che distava solo pochi minuti dal li'
Davanti
agli occhi ci si presenta un altro, meraviglioso, spettacolo!
Una
spiaggia immensa, ed un oceano a dir poco fantastico!
Abbiamo
fatto circa un'ora di strada, a bordo riva, cavalcando tutte le onde
che riuscivano a raggiungerci!
Era
bellissimo!
Putroppo
non e' stato possibile fare il bagno, il tempo non lo permetteva!
Siamo
rientrati a PAIHIA verso le sei, quando il giorno stava lasciando posto
al buio della sera!
Sarei
ripartita verso Auckland il pomeriggio seguente (oggi).
Una
volta arrivata in ostello sono riuscita a cambiare la prenotazione,
anziche' partire oggi alle 16:30, sono partita questa mattina alle 8.
Il
tempo peggiorava e fermarmi a Paihia un altro giorno non aveva senso!
Ho
pensato di rientrare ad Auckland e visitare ancora qualcosa di questa
piccola citta'.
Purtruppo
il tempo non mi e' stato amico.
Sono
rientrata a mezzogiorno ed un'ora piu' tardi la pioggia si e' fatta
rivedere!
Auckland
sono riuscita a visitarla il primo giorno, sabato scorso, ma solo per
un pomeriggio.
Sono
andata sulla Sky Tower, la piu' alta dell'emisfero sud con I suoi 328 metri d'altezza.
Da
lassu' ho potuto ammirare tutta la citta', semplicemente camminando
in circolo.
Ho
proseguito poi la mia visita verso il porto!
Veramente
molto carino e cozy!
Molte
piccole cose mi hanno colpito e ve le racconto in queste poche
fotografie scattate.