venerdì 18 ottobre 2013

FRAMMENTI DI VIAGGIO

Mia cara Sara, 
che sia stato tutto un sogno? E' possibile?
Se provo ad immaginare me stessa, in quel piccolo paese che si arrampica tra le colline del Monferrato, proprio non ci riesco.
La musica fa da sottofondo a questo silenzio quasi irreale, e passano le note di "La strada".
Ripenso a quei giorni di spensieratezza, in una Terra lontana, e ripenso a quei cinque ragazzi, con progetti ed ambizioni diverse.
Ripenso all'entusiasmo, alle risate, alla voglia di stare insieme davanti ad un film. 
Ripenso a noi, alla nostra complicita', alle chiacchiere fino a notte tarda.
Ripenso ai tuoi racconti ed alla voglia che avevamo di confidarci l'una con l'altra.
Ripenso ai ritorni settimanali alla civilta', a Kurt e Chantal, al loro volerci bene.
Ripenso al giorno in cui siamo arrivate, ed ai giorni in cui uno ad uno siete andati via, accompagnandovi a quella fermata del bus.. Sempre la stessa, come sempre lo stesso era il bus che vi portava lontano da me.


Buon viaggio
e buon cammino ovunque tu vada,
forse un giorno potremo incontrarci dinuovo lungo
La Strada

lunedì 14 ottobre 2013

THAILAND: ALLA SCOPERTA DEI TEMPLI

La Tailandia e' un paese cosi' grande che, cercare di visitarlo tutto in soli quattordici giorni e' praticamente impossibile, soprattutto se, come noi, viaggiate via terra.
Non solo si estende in lunghezza, ma anche in larghezza.
Cosi', abbiamo dato spazio sia ai templi che al mare, prefissandoci delle tappe.
Non e' stato facile sceglierle e mettere tutti d'accordo.
Abbiamo considerato il fatto che, arrivando nella stagione delle piogge, probabilmente sarebbe stato meglio spendere piu' tempo al nord e meno sulle isole.
Caso vuole che, le nostre giornate sono state accompagnate da sole, nuvole e caldo. 
La pioggia ci aveva preceduti, dandoci cosi' la possibilita', di lasciare gli ombrelli nello zaino.
Siamo atterrati, lunedi' 30 settembre a Bangkok e qui, temevamo il peggio.
Racconti precedenti e blog di viaggio, ci avevano messi in guardia.
Sara' che dopo due settimane in Vietnam eravamo pronti a tutto, ma noi, Bangkok, l'abbiamo trovata decisamente tranquilla, pulita e funzionale.
Probabilmente dipende da dove si arriva, ma vi posso assicurare che se arrivate dal Vietnam, la Tailandia, a confronto, vi sembrera' una passeggiata.
Con noi, avevamo la solita guida di viaggio, che e' stata aperta solamente in casi eccezionali.
Se devo essere sincera, io la leggevo piu' che altro per tenere allenato l'inglese, non che m'importasse cosa dicesse sulle varie citta' e dei templi (tutti insegnamenti che avremmo poi appreso in loco) .
Con questo non vi sto dicendo di partire impreparati. Qualche informazione presa da internet o da qualcuno che ci e' gia' stato non fa mai male, ma state tranquilli che man mano che viaggerete troverete tutto quello di cui avrete bisogno.
Riguardo a Bangkok, posso darvi consiglio su dove alloggiare. 
Se avete poche pretese e non v'interessano gli hotel a cinque stelle (che talvolta sono peggio di quelli con una sola stella), il White Lodge e' cio' che fa per voi.
Camere convenienti, soprattutto se viaggiate in coppia o in tre. Non piu' di dieci dollari a notte.
Si trova nella zona di Siam Square, proprio vicino alla fermata dello sky train, National Stadium.
Da qui, potrete, facilmente raggiungere tutti i punti della citta'.
Noi ci siamo sempre spostati in bus, treno e metro. 
Pensate che, una corsa in bus vi costa solo otto baht. E poi, si e' a contatto con la gente locale, che rende il viaggio ancora piu' avventuriero.
Le tappe successive del nostro viaggio sono state: Ayutthaya, Sukhothai, Chang Mai, Pattaya e Koh Larn Island. 
Altro consiglio: leggere post lasciati da precedenti viaggiatori sulle pagine di internet va assolutamente bene, ma, non sempre c'e' da fidarsi. Quindi, prendete tutto cio' che leggerete con le pinze.
Grande delusione per noi, e' stata Koh Larn Island, che si trova proprio difronte a Pattaya, raggiungibile con il traghetto per soli trenta baht.
C'era chi scriveva che era un'isola fantastica e le foto su google, be'... Ragazzi, date un'occhiata e vi sembrera' un piccolo paradiso.
Assolutamente NO. Non e' nulla di tutto questo. Non e' un paradiso. Non e' pulita. Non ha spiagge belle...  E cio' che troverete, se non crederete a questo post e deciderete comunque di farci un salto (vedere per credere), sara' una discarica a cielo aperto. 
Noi ci abbiamo passato un'intera giornata, girandola in lungo e largo a bordo di uno scooter, scoprendone ogni angolo, e trovando ad ogni angolo sporcizia ed immondizia.
Pattaya. Cosa vedere a Pattaya? Un bel niente, se non la prostituzione.
Occidentali (per la maggior parte in eta' avanzata) che vanno alla ricerca di notti folli con qualche giovane tailandese.
E pensate che, qui la prostituzione e' illegale.           I L L E G A L E. 
Allora mi chiedo perche' la polizia, che durante la sera non fa altro che girare per le strade, non faccia il suo lavoro. 
Piccola parentesi, il viagra viene venduto per strada, come fosse caramelle.
Quindi, tornando a noi e chiudendo la parantesi Pattaya e Koh Larn Island, che sono state le ultime due tappe del nostro viaggio, dopo Bangkok ci siamo diretti ad Ayutthaya, raggiungibile con il treno in un'ora e mezza (due, contando il possibile ritardo) per venti baht (in terza classe).
Una volta arrivati a destinazione, abbiamo affittato tre biciclette (40 baht/day), da una simpatica signora che si trovava proprio vicino al nostro hotel. 
La proprietaria di quest'ultimo voleva affittarcele per 100 baht/day (un furto).
Cosa molto utile, che fa risparmiare un sacco di soldini, sono le macchinette dove e' possibile ricaricare le bottiglie d'acqua. Con un solo baht potrete avere un litro e mezzo d'acqua. E' o non e' fantastico?
Un giorno ad Ayutthaya basta ed avanza per vedere tutto cio' che ha da offrire: templi, floating market e night market.
Il giorno dopo siamo in partenza per Sukhothai.
Il biglietto del treno ci e' costato 168 baht (terza classe), fino a Phitsanulok.
Arrivati in stazione, abbiamo chiesto informazioni, ed abbiamo preso il bus di linea numero uno, che ci ha portati fino al terminal dei buses e qui ne abbiamo preso un altro con destinazione Sukhothai, per un costo pari a 43 baht.
Anche qui apro una piccola parantesi. Chiedete le informazioni direttamente sul luogo e, se dovete prendere treni o busses, chiedete i prezzi dei biglietti direttamente in stazione.
La signora dell'hotel di Ayutthaya ci aveva detto che il mezzo piu' conveniente per raggiungere Sukhothai era il bus, per un costo di circa 600 bah.
S E I C E N T O !!!
Noi, facendo la combinazione treno piu' bus, ne abbiamo risparmiati un sacco.
Seconda piccola parantesi. Il viaggio in treno ve lo STRAconsiglio.
Il tragitto Ayutthaya - Phitsanulok, e' durato circa sette ore.
In terza classe i sedili non sono proprio comodissimi, ma, il mercato che c'e' a bordo, vi terra' impegnati, facendovi dimenticare il dolore al sedere. E si, avete letto bene. A bordo del treno c'e' un vero e proprio market. Commercianti che salgano a bordo per vendere i loro prodotti e scendono a qualche stazione successiva per poi tornare indietro con un altro treno.
A Sukhothai ci siamo fermati due giorni. Avevamo bisogno di riposo dopo le corse dei giorni precedenti.
Qui abbiamo visitato la citta' vecchia che dista da quella nuova una mezz'oretta, facilmente raggiungibile by bus (30 baht one way).
E' possibile affittare le biciclette e visitare a proprio piacimento i diversi templi e le diverse zone.
Ricordo che quel giorno il caldo era asfissiante ed ero cosi' sfinita, accaldata e sudata che ho detto: "ma questi templi sono tutti uguali?". 
L'ultima tappa del nord e' stata Chang Mai, raggiunta by bus con la wind tour, per un prezzo pari a 239 baht.
Chang Mai, e' una cittadina molto accogliente e pulita.
Vicino si trova il Wat Phra That Doi Suthep, con i famosi trecento scalini di cui tutti parlano.
Vi posso assicurare che non sono affatto faticosi.
L'atmosfera che si respira lassu' e' di pace e tranquillita'. 
E' come essere avvolti da una leggera nebbiolina, che non ti permette di vedere appieno tutto il paesaggio, ma che ti fa dimenticare le fatiche e la stanchezza del viaggio.
Da non perdere e' il nigh bazar, dove e' possibile fare shopping o semplicemente passeggiare tra le innumerevoli bancarelle, alcune delle quali molto interessanti per i raffinati lavori di artigianato. Troverete cose di cui stupirvi.
Il tempo dei templi era finito.
Era giunto il momento di un po' di mare (e che mare!!!). 
Scendiamo da Chang Mai fino a Bangkok con uno sleeping bus (organizzatissimo). Il prezzo del biglietto ci e' costato intorno ai 500 baht, comprensivo di cena e colazione.
Arriviamo a Bangkok in mattinata, dove prenderemo un altro bus per arrivare a Pattaya.
Peccato che, per risparmiare 30 baht, abbiamo preso un bus di linea che durante il tragitto non faceva altro che fare fermate per caricare e scaricare gente. Insomma... Non vi dico.. Ci abbiamo messo cinque ore per raggiungere Pattaya, quando, con un normalissimo bus ce ne vogliono due e mezza.