mercoledì 12 giugno 2013

I RAGAZZI DELLA OLIVAYELLE FARM



Tutto ha inizio da qui, dal gate che porta alla Olivaylle Farm.
Una farm lontana, nell'outback dell'Australia, dove e' la natura a fare da padrona.
Il primo centro abitato, composto da due casette e qualche negozietto, dista sessanta chilometri di distanza.
Ed e' proprio in luoghi come questo che ti rendi conto di che cosa significhi la parola “distanza”.
80.000 piante di ulivi ed una piccola factory per la produzione dell'olio dominano le colline circostanti.
Il resto e' tutto deserto!


Le distese sono infinite, come il cielo che ci sovrasta.
I colori sono sempre diversi, regalando stupore ad ogni nuova tonalita' di luce.
Le nuvole che sono di passaggio, ci donano un'alba ed un tramonto, dal colore rosso fuoco, come la luna che silenziosa sale nell'oscurita' del cielo, per illuminare cio' che di giorno e' colorato dal sole!
Cinque ragazzi sono stati arruolati per il raccolto 2013, catapultati da grandi citta' come Sydney e Melbourne, alla quasi inesistente Telopea Downs.


Ricordo che quando dissi a mio padre che sarei andata a raccogliere olive, lui mi rispose che sarebbe stato un lavoro duro e che la mia schiena ne avrebbe sofferto, pensando che venissero raccolte con reti e rastrelli!
Niente reti, caro babbo, ma una macchina dal peso di 22 tonnellate ed un costo di 900.000 dollari, le raccoglie per noi, scuotendo gli alberi, come fossero un cocktail.


Il suo nome e' Goliath 2, da tutti noi soprannominata “Golia”, guidata da Giacomo.
Non viene richiesto un patentino speciale per condurla, al contrario, ne servirebbe uno per guidare il muletto alla factory!
Due rastrellatrici, armate, ovviamente, di rastrello, le stanno dietro, cercando di togliere il maggior numero di rami e foglie che si fermano sulle cinture e tra i rulli.
Giacomo le tiene "d'occhio", da telecamere posizionate qua e la per l'harvester machine... Ovviamente.. Quando si ricorda di guardarle.


Cosi', a volte, passiamo mezz'ora a gesticolare davanti ad esse, prima che Giacomo si accorga che vogliamo dirgli qualcosa.
Finisce che, si fa mooolto prima, a raggiungere la cabina del driver, e dirgli cosa si sarebbe voluto dire gesticolando "mezz'ora" davanti alle telecamere!
Considerate che, Golia tiene una velocita' costante che va dai 0.9 ai 1.2 km/h, insomma.. Anche un bambino che ha appena iniziato a camminare sarebbe in grado di superarla!
Un trattore che viaggia nella fila parallela, raduna tutte le olive raccolte in un grande cassone, per poi essere trasportate alla factory, dove verranno processate.
Ad attenderle ci saranno Piero e Luca, a volte impazienti, nell'aspettare il prossimo carico!
La factory, ai nostri occhi, appare come un grande giocattolo, con macchinari costosi ed un profumo d'olio che fa da profumatore d'ambiente!


Non siamo i ragazzi della via Gluck, come cantava Adriano, ma i ragazzi della OLIVAYELLE FARM.

1 commento:

  1. Ma il mio dubbio è: ma l'olio ai capelli ricciolini sara' buono? scherzo ma se trovi la bottiglia che ci sono i tuoi capelli me la spedisci? Aspetto che mi arrivi il pacco e mi faccio una bella insalatona ........ un bacio GRAZIA

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