sabato 15 giugno 2013

UNO SPORCO LAVORO

PREMESSA: 
Anche in una stanza completamente vuota e senza finestre, sarei in grado di mettermi in pericolo.

Detto cio', posso raccontarvi i “pericoli” che si corrono in una farm di olive.
Essere investiti o schiacciati da una gigantesca macchina raccogli-olive, non e' nulla a confronto di cio' che rischiamo io e Sara, lavorando come rastrellatrici dietro di essa!
E si, perche', come qualcuno diceva (o cantava) “e' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare”.
Diciamo che non ti rotoli nel fango, ma, ringraziando il nostro caro amico Piero, talvolta ci tocca camminare sui residui che arrivano dalla factory (piu' comunemente chiamati pappa d'olive) e che lui si diverte a spargere per la piantagione nella speranza di concimare le piante!
E secondo voi quali concima?!
Ovviamente quelle a cui la harvest dobbiamo ancora farla!!!! :)
E quando non ci sono i residui di olive, c'e' la polvere e se non c'e' la polvere significa che piove e se piove vuol dire che dobbiamo rastrellare sotto la pioggia, indossando i rain-coats che ci fanno sembrare due omini michelines, limitandoci nei movimenti, che gia' normalmente paiono somigliare a quelli di due bradipi.
Il lavoro da rastrellatrice, diventa una partita di soft-air, quando le olive si trasformano in proiettili, colpendoci su faccia, collo, dita, braccia e gambe.
Per non parlare dei nostri stinchi, che sono viola dai lividi causati da botte varie.
Fortunatamente siamo nella stagione invernale e questo ci permette di non dover sfoggiare le gambe.
Indossiamo un capellino, per proteggere i capelli da polvere ed ingranaggi nei quali potrebbero “impigliarsi”, anche se... Un elmetto farebbe proprio al caso nostro, visto che i rami decidono che il momento piu' opportuno di cadere e' proprio quello in cui una di noi due ci passa sotto.
Camminare dietro Goliath diventa una corsa ad ostacoli quando devi scavalcare rami di taglia superiore alla tua o saltare buche che paiono voragini e se non le vedi rischi al massimo una storta ed un male alla caviglia che ti porterai dietro per qualche giorno.
Piu' la pausa pranzo si avvicina, piu' la fame cresce, pur facendo svariete pause merenda nel corso della mattinata.
Cosi', gia' alle dieci, ci ritroviamo a discutere su che cosa si potrebbe cucinare per pranzo.
Capisci che la situazione sta peggiorando quando le olive si trasformano in broccoli, le foglie in peperoni ed i rami in salsiccia.
Che dire di Giacomo?! Il nostro caro amico driver.
Probabilmente non ha ancora capito che davanti alle telecamere non tentiamo di giocare al gioco dei mimi, ma cerchiamo semplicemente di comunicare con lui.
Eh si mia cara amica-compagna di viaggio-socia-rastrellatrice SARA... E' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare... E lavorare con te e' stato uno spasso!







2 commenti:

  1. Qualunque cosa tu faccia per TE è una cosa pericolosa ciao GRAZIA

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  2. ci siamo proprio trovate :) in fondo anche uno 'sporco' lavoro puo' diventare meno monotono, piu' piacevole e a tratti (molti a dire il vero!) divertente con la giusta compagnia!!! w le rastrellatrici di Olivaylle e grazie x questa bella sorpresa :)))

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