giovedì 20 novembre 2014

Un working holiday visa e 465 giorni

A quattro settimane dalla mia prossima partenza, inizia un nuovo count down.

Due mesi ed un giorno fa atterravo a Sydney.
Era mattina e l'Australia mi aveva accolta con un sunrise da mozzare il fiato.
Il rosso del cielo sembrava riversarsi come lava incandescene sulla terra scura, ancora addormentata.
Non avevo il posto accanto al finestrino ed appena scorsi un pezzo di cielo, iniziai a fremere per assaporarne piu´che potevo.
A due mesi di distanza, rieccomi qui, con un nuovo post e tante cose da raccontare.
Nuova Zelanda. Questa sara´ la mia prossima tappa.
Una terra ancora piu' lontana, che ora dista 12 ore dall'Italia.
Il 15 dicembre, intorno a mezzanotte, atterrero' a Christchuch.
Chistchurch e' la piu´grande citta' dell'isola del sud, con soli 300.000 abitanti.
Inizialmente la mia idea era quella di atterrare ad Auckland, dove avrei passato qualche giorno, per svolgere alcune commissioni di tipo burocratico e poi mi sarei spostata verso sud.
Successivamente ho pensato che tutti vanno ad Auckland ed io volevo qualcosa di diverso.
Dopo aver studiato la cartina neo zelandese ecco che la mia scelta ricade su questa piccola cittadina dallo stile britannico.
Non sapendo quanto mi sarei fermata in citta', avevo deciso di prenotare un letto in un grazioso ostello nei sobborghi della citta'.
Successivamente scopro che lo stesso ostello che avevo prenotato ha bisogno di helpers.
L'helper o wwoofer e' quella persona che lavora 4\5 ore al giorno in cambio di vitto e alloggio.
Mi informo, contattando direttamente la reception dell'ostello ed inviando il mio curriculum.
Sembro piacergli e lavorero' come helper per un intero mese, fino a meta' gennaio.
Avro' cosi l'opportunita' di sostare per il periodo natalizio a Christchuch e condividere il mese che verra' con tanti backpackers che, come me, sono in viaggio.



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