martedì 5 novembre 2013

13 MONTHS LATER

A sedici giorni dal mio rientro ho pregustato il profumo di casa.
Quella casa che spesso mi è mancata. Che pur essendo lontana, la sentivo vicina.
Sono atterrata a Malpensa, domenica venti ottobre, ricatapultata nello stesso aeroporto dal quale ero partita, esattamente tredici mesi prima.
Com'era possibile che fossi dinuovo li? Con il mio zainone sulle spalle, un'avventura nell'anima e ricordi da portare nel cuore.
La nebbia avvolgeva la pista, visibile solamente grazie alle luci posizionate lungo il perimetro.
Sono a casa, ho pensato. E' tutto all'improvviso mi parve così strano.
Un senso di vuoto mi avvolse. E' come se per un istante avessi lasciato il mondo, che fino ad un attimo prima era stato casa mia, e mi ritrovassi confinata nella mia gabbia, al "sicuro".
Una gabbia, che se non stai attento ti spezza le ali, ancor prima di capire come si usino.
Sono a casa, ho pensato dinuovo, quasi come se lo facessi per convincermi.
Quando vedi che cosa c'e' la fuori, ti rendi conto di che cosa manca all'interno della gabbia in cui hai vissuto gran parte della tua vita.

Immagine tratta dalla copertina del libro MATTI DA SOGNARE

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