mercoledì 2 luglio 2014

IL CAMMINO DI SANTIAGO "gli ospitaleri"

Più di una volta mi è stato chiesto: "ma dove hai dormito lungo il cammino?".
Oppure: "ma non era pericoloso?".
Dovete sapere che, il cammino di Santiago, al contrario della via Francigena, è ben organizzato e difficilmente vi capiterà di passare una notte sotto le stelle (a meno che non lo vogliate).
La "via" è piena di ostelli, che in Spagna vengono chiamati "albergue".
La parte divertente degli albergues sono gli ospitaleri, che tante volte sono volontari.
E' capitato che a Roncisvalle ci abbiamo svegliato alle 06.30 cantandoci una canzone e suonando la chitarra, mentre a Foncebadon l'ospitalero Miquel mi aveva travestita da Templare.
A Bercianos, nell'albergue parrocchiale, due fratelli in età avanzata (ma non troppo) erano gli ospitaleri.
Ci hanno cucinato la paella per cena, facendoci cantare la canzone "la bamba", però riadattata a noi pellegrini.
A Leon, siamo stati sbattuti "dentro", perchè ci eravamo nascosti in cortile per chiacchierare ancora un po' (il coprifuoco era alle 10) e la mattina, sempre la stessa signora, era venuta a "buttarci giù dalle brande".
Insomma, le storie che riguardano gli ospitaleri potrebbero non avere mai fine.

L'ospitalero Miquel a Foncebadon.
Quella sera mi aveva travestita da templare.

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